
E’ di oltre 4,5 miliardi di euro il valore delle esportazioni bolognesi nel trimestre aprile-giugno secondo le rilevazioni Istat rielaborate dall’Ufficio Statistica della Camera di commercio, con un balzo rispetto al giugno 2020 del +46,3%.
In linea la crescita media regionale, +46,8%, leggermente più significativa quella italiana, +49,1%.
In valore assoluto, le vendite bolognesi all’estero nel secondo trimestre di quest’anno fanno meglio anche di quanto registrato a giugno 2019, in periodo pre-covid, dove le esportazioni si erano fermate a poco più di 4,2 miliardi di euro, con una variazione del +7,0%.
L’accelerazione delle esportazioni è stata accompagnata da una crescita del +40,6% delle importazioni, segnale rilevante considerando che la manifattura bolognese opera sulla trasformazione di materie prime e semilavorati. In regione la crescita delle importazioni è stata leggermente inferiore, assestandosi al +38,5%, in Italia gli acquisti dall’estero in corso d’anno arrivano invece al +47,6%.
Accelera il settore manifatturiero, da cui provengono quasi il 99% delle vendite bolognesi all’estero: +46,2% rispetto a fine giugno 2020, ma anche +6,8% rispetto al giugno 2019.
In attivo le vendite di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+31,3%) e quelle di prodotti d’abbigliamento (+21,7%). Rallentano, rispetto al periodo emergenziale, le vendite all’estero di prodotti farmaceutici (-10,2%).
Oltre la media l’accelerazione dell’export della meccanica (+54,9% sul 2020, e +6,5% rispetto al giugno 2019), dove la crescita meno significativa è quella dei macchinari, che accelerano del +41,7%; +74,3% invece per i mezzi di trasporto, +73,1% per metalli e prodotti in metallo, +65,0% per gli apparecchi elettrici e +51,7% per il comparto di computer, apparecchi elettronici e ottici.
Tra i primi dieci partner delle imprese bolognesi, crescita leggermente al di sotto della media complessiva, ma comunque importante, per le vendite in Germania, principale meta di destinazione della manifattura bolognese oltre confine (+37,9% rispetto al giugno 2020, e un rilancio rispetto al periodo pre-covid del +4,1%); forte rimbalzo anche negli Stati Uniti (+61,4%) e in Francia (+50,6%), +23,4% le vendite nel Regno Unito, che sconta però ancora gli effetti della Brexit e conferma un -18,9% rispetto al giugno 2019.
Si confermano in crescita le vendite verso il Giappone (+29,8%) e la Cina (+57,1%), sorprende il +69,1% delle vendite verso la Spagna, che diventa il quinto partner di riferimento per le esportazioni bolognesi.
Complessivamente il primo semestre dell’anno si chiude con un +24,6% per le vendite all’estero, in valori assoluti si tratta di quasi 8,6 miliardi di euro. Il +23,4% degli acquisti porta il saldo a quasi 3 miliardi di euro.
Rispetto al giugno 2020, ripartono le vendite dei prodotti d’abbigliamento (+9,7%), crescono prodotti alimentari, bevande e tabacco (+19,3%) e tutto il comparto della meccanica (+28,2%), stimolato dal rilancio delle vendite di mezzi di trasporto (+33,6%) e macchinari ed apparecchi (+22,4%).
Tra i primi dieci partner delle imprese bolognesi, recupero importante sui mercati di Germania (+23,2%), Stati Uniti (+28,0%) e Francia (+28,6%), si conferma terzo mercato di riferimento il Giappone, che ha continuato a crescere anche nel periodo di pandemia, e registra un ulteriore +17,9% tra gennaio e giugno 2021.
Export bolognese– serie storica n. indice (2007=100)
Data Notizia: 2021-09-16
Categoria pagina: Statistica e Studi