
La cultura villanoviana rappresenta la fase più antica della civiltà etrusca e prende il nome dalla località di Villanova, frazione del comune di Castenaso dove, fra il 1853 e il 1855, Giovanni Gozzadini ritrovò i resti di una necropoli.
Si trattava di una civiltà laboriosa, impegnata in attività manifatturiere e mercantili, e dedita anche al rispetto dei morti con degne sepolture e riti funebri.
Tanto che in diverse zone dell’odierno centro storico di Bologna, i Villanoviani collocarono delle necropoli. Tra queste anche l’area di Piazza della Mercanzia, Piazza Santo Stefano e Strada Maggiore.
Anche Palazzo della Mercanzia, edificato tra il 1382 e il 1391, già Foro dei Mercanti e sede della Camera di commercio di Bologna, è stata oggetto del ritrovamento sporadico di alcuni reperti archeologici del IX secolo a.C.. Nel corso di scavi per la realizzazione di locali ad uso archivio, nei sotterranei del Palazzo furono rinvenuti alcuni reperti, tutt’ora conservati alla Mercanzia. Tra questi anche il caratteristico vaso biconico, peculiare della cultura villanoviana e utilizzato come urna funeraria.
Nell’area di Piazza della Mercanzia sono stati effettuati inoltre due scavi che, nella letteratura archeologica, vanno sotto i nomi di S. Maria del Carrobbio e Piazza della Mercanzia. Il primo del 1886 con il rinvenimento di 16 tombe, il secondo del 1925 con il ritrovamento di 8 tombe.
Al Museo Civico Archeologico di Bologna attualmente sono esposti alcuno materiali dello scavo del 1886 nella vetrina 21 (parietale) della parte dedicata all'età villanoviana delle Sezione Bologna etrusca.
Sempre nella stessa zona nel 2006, a Palazzo Pepoli Vecchio, in via Castiglione, uno scavo della Soprintendenza ha portato alla scoperta di alcune tombe e di una importantissima stele raffigurante un personaggio maschile attorniato dalle rappresentazioni di quattro ruote a otto raggi, raffigurazione simbolica del carro, attributo del personaggio di alto rango.
I materiali di questi altri rinvenimenti sono esposti nella vetrina 20 del Museo Civico Archeologico.
Data Notizia: 2024-12-19
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